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Matematica e arte


"Prima o poi, in classe, la domanda arriva sempre: a che cosa serve la matematica?"

Ed è arrivata puntuale, anche oggi, anzi direi è tornata LA domanda, "a cosa ci servono i radicali nella vita?".

Non sempre nell'economia della lezione è possibile rispondere, a volte si abbozza una risposta in modo frettoloso e approssimativo, altre volte si glissa tornando allo svolgimento degli esercizi.

Tuttavia credo che il momento in cui uno studente si pone questa domanda, sincera o posta solo per perdere qualche minuto di lezione, sia il momento più affascinante perché è proprio dalla curiosità e tenacia nel voler scoprire la risposta che nasce l'avventura della conoscenza.

Nel rispondere a questa domanda i matematici si dividono tra applicativi e teorici. I primi elencano tutte le infinite tecnologie e utilizzi della matematica, i secondi invece sottolineno l'importanza del pensiero matematico, come metodo, come bello in sé a prescindere dalle sue applicazioni.

A mio parere le due visioni possono coesistere: insegnare matematica partendo dalla realtà per arrivare al pensiero teorico o partendo dalla teoria per arrivare all'esempio reale o rimanendo solo sul pensiero, sono strade ugualmente percorribili e lodevoli.

Vi propongo qui un link ad un articolo di Francesca E. Magni pubblicato sul magazine della casa editrice Pearson dove l'autrice argomenta che la matematica “Serve all’arte” ed illustra i contenuti del convegno, svoltosi all’Accademia dei Lincei il 15 e 16 dicembre 2015, dedicato all’esplorazione delle connessioni esistenti tra i modelli matematici e le problematiche legate ai beni culturali.

https://it.pearson.com/aree-disciplinari/scienze-matematica/science-magazine/matematica-al-servizio-dellarte.html

Buona lettura!

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